Daniela Ducato
Quando passione, coraggio, condivisione e rispetto della natura regolano le nostre azioni, le possibilità di avere successo e lasciare il segno sono altissime, al di là delle sfide che ogni giorno si è costretti ad affrontare. La protagonista di oggi, Daniela Ducato, lo sa bene!
L’imprenditrice sarda rientra a pieno titolo tra i protagonisti del cambiamento grazie alla sua idea che unisce architettura e agricoltura, con l’obiettivo di eliminare il petrolchimico dall’edilizia, favorendo prodotti che siano assolutamente bio e sostenibili.
L’ispirazione di Daniela nasce dall’osservazione attenta e scrupolosa degli animali, in particolare degli uccelli. Quello che tra tutti ha stuzzicato il suo ingegno e la sua creatività è stato il pettirosso, abile e impeccabile costruttore del proprio nido, i cui movimenti del petto e del becco sono stati poi tradotti in movimenti di macchine industriali. Non solo, come gli uccelli, anche lei utilizza la paglia, non soltanto quella del grano, ma tutte le paglie vegetali considerate infestanti, che una volta seccate possono diventare un ottimo fibro-rinforzo.
Latte, lana, gusci, vino, olio sono importanti risorse, materiali che vengono reinventati, studiati ad hoc per essere riutilizzati come materia prima, invece di essere sprecati in quanto scarti. Scopriamo, ad esempio, che dalla lana delle pecore si può ottenere un isolante termico del tutto naturale, che da ciò che resta dopo la lavorazione del vino si possono ricavare una serie di colori da utilizzare per pareti e costruzioni. E in pochi anni nascono Edilana, Editerra, Edilatte, Edimare, tutte unite dall’idea del recupero di scarti e soprattutto dalla convinzione che “le eccedenze dell’agricoltura diventano eccellenze in architettura!”.
Daniela è anche coordinatrice del Polo Produttivo per la Bioedilizia La Casa verde C02.0, una piattaforma che comprende oltre settantacinque aziende italiane di cui un numero considerevole opera in Sardegna, tutte impegnate in ambito di bioedilizia, dove ricerca e sapere sono condivisi e messi a disposizione di tutti.
Ad oggi sono tanti i riconoscimenti da lei ottenuti, come l’Euwiin International Award di Stoccolma, premio come miglior innovatrice d’Europa nell’edilizia verde o il Premio Minerva per il settore imprenditoria al Campidoglio. Tutti riconoscimenti che fanno di questa contadina dell’edilizia, come spesso ama definirsi, un esempio, perché a volte per essere innovatori basta guardare le cose con occhi diversi!
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