Changemaker School: giovani, montagna e imprenditorialità
Changemaker School: giovani, montagna e imprenditorialità tutto in un’unica avventura. Nel cuore della Sila cosentina in un paesaggio ladro di parole abbiamo trascorso tre giorni intensi, ma così intensi che il pensiero viaggia ancora. Ritorna indietro a tutti i momenti passati in compagnia dei “changer”. Così li abbiamo ribattezzati i 27 ragazzi che ci hanno seguito a Lorica per parlare di imprenditorialità e beni comuni protagonisti di un percorso realizzato grazie ai fondi messi a disposizione dall’Agenzia Nazionale per i Giovani con il bando “Cosa vuoi fare da Giovane? Il tuo futuro parte adesso!
Tutti del Sud, qualcuno da poco maggiorenne, chi alle prese con gli ultimi esami, chi ha appena finito gli studi ed è in cerca di lavoro, chi è tornato in Calabria per costruire il suo futuro. Chi la sua terra non l’ha mai lasciata e pensa a come farla crescere coltivando il suo presente.
Per ciascuno di loro sviluppare una cultura d’impresa è importante quanto necessario, perché alla cultura d’impresa si legano una serie di valori che mettono al centro il senso di comunità e di partecipazione attiva. Un modo di essere, di fare e di pensare. Come quello di Stefano Caccavari di Mulinum e Domenico Ielasi di Artemat, protagonisti della prima sessione formativa.
Con loro abbiamo dato ai giovani la possibilità di guardare da vicino due realtà, due best practice la cui esperienza ci insegna che fare impresa al Sud si può. Si può se fai rete, se la tua idea è talmente forte da convincere altre persone a sostenerla. Se sei determinato a fare sempre meglio. Se hai un obiettivo e se hai dei sentimenti, che siano essi legati alla terra, a persone, attività o luoghi.
Quello che conta è il valore che facciamo crescere in un luogo, dove molte volte la non conoscenza limita le possibilità. Per questo abbiamo scelto Lorica, per questo siamo stati un’intera mattinata a contatto con la natura in un outdoor training nei boschi. Divisi in team abbiamo accompagnato i ragazzi a seguire sentieri diversi, ad orientarsi, riscoprire la bellezza del posto e trovare ispirazione nelle cose semplici. Attività che ha preparato il terreno per continuare a parlare di cultura d’impresa, stavolta legata ai bisogni di Lorica. In gruppo i ragazzi hanno lavorato al Business Model Canvas, costruito idee che hanno generato discussione e confronto. E dalla carta al digitale, l’ultimo giorno abbiamo riservato per loro il Business Game. Con Tommaso Terenzio di Artemat hanno simulato uno scenario d’impresa sfidandosi a rimanere sul mercato!
Sono stati tre giorni pieni, in cui non ci siamo fermati un attimo, in cui i changer non hanno avuto un attimo di tregua e già per questo li reputiamo tali! Dal rompighiaccio iniziale con cui si sono conosciuti, al coraggio di raccontare sé stessi durante la sessione formativa del pitch, ai saluti finali, quando in cerchio abbiamo dedicato loro un buon futuro musicale sulle note di Roberto Vecchioni, i changer ci hanno regalato lacrime e sorrisi.
E che questa Changemaker School possa essere il punto di partenza perché diventino le best practice di domani.
Noi ci crediamo!
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