Comunicazione interpersonale incontro formativo con Francesca Gargiulo
Continuano gli incontri formativi pensati e ideati per le aziende. Dopo Beppe Carrella e la leadership degli indecisi spiegata attraverso l’Amleto, il 4 aprile affronteremo un altro tema che può impattare in maniera sostanziale sui rapporti interni ed esterni di un’azienda. Con Francesca Gargiulo parleremo di comunicazione interpersonale.
Cosa vuol dire comunicare?
Spesso si ha un’idea del comunicare completamente errata. Si ignora il fatto che sulla comunicazione intervengono variabili incontrollabili di cui si è inconsapevoli e variabili naturali di cui si è consci, ma che comunque non si riescono a controllare. In entrambi i casi solo l’allenamento e la pratica possono evitare che queste variabili abbiano esito negativo sulle performance e nel rapporto con gli altri.
Per variabili incontrollabili si intendono fattori imprevedibili. Un luogo o contesto diversi da quello familiare, l’età dell’interlocutore e il momento dell’interazione. Per variabili controllabili si intende il carattere e il modo di esprimersi, di filtrare le emozioni che limitano l’espressione di sé. Ma anche quella comunicazione non verbale e paraverbale racchiusa in uno sguardo, in un gesto nel modo in cui le cose sono dette. Tutto comunica e anche l’inclinazione di un sopracciglio può avere voce, rappresenta una forma di reazione implicita, che l’apparenza esplicita.
La comunicazione in alcuni casi riesce a far raggiungere l’obiettivo comunicativo, in altri può generare fraintendimenti e incomprensioni. Mettersi dalla parte dell’altro è il primo passo per attivare meccanismi di un dialogo sano utile per un confronto o una discussione proficui.
La comunicazione è una disciplina che abbraccia infiniti universi fatti di sfere personali che devono, però, bilanciarsi tra loro perché ci sia equilibrio e chiarezza. E non è nè semplice nè immediato.
Comunicare è sapersi esprimere, ma non solo. É saper creare reciprocità, è dare e ricevere, prendere e trasferire. In un contesto lavorativo questo assume una valenza maggiore, può incidere sull’esito di un accordo, sull’evoluzione di un progetto, sulla qualità delle attività svolte. Ancor di più può trascinare i colleghi a vivere un ambiente ostico, in cui piuttosto che alimentare il confronto per crescere si contribuisce a creare situazioni scomode. Saper comunicare non significa, infatti, essere pronti alla grande platea, ma riuscire a interfacciarsi ogni giorno con le persone che ci sono vicine con cui condividiamo sogni, idee e progetti.
Pronti a condividere? L’appuntamento è con Francesca Gargiulo il 4 aprile alle 17.00.
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