Data Science e Intelligenza Artificiale, ne parliamo con Sabrina Giordano, direttrice del Master di II livello AI&DS dell’UNICAL
Dati, algoritmi e una visione lungimirante dello sviluppo del territorio. Tanta passione per la statistica, la data science e la loro tangibile applicazione in svariati contesti. Tutto questo è emerso da una chiacchierata con Sabrina Giordano, direttrice del Master universitario di II livello in Artificial Intelligence & Data Science e prof.ssa di Statistica presso il DESF dell’UNICAL.
Un’intervista che è come un ponte tra il mondo accademico e il mondo del lavoro, tra la teoria e la pratica dietro l’analisi dei dati, in un ambito dinamico e sfidante. Non solo il mondo dei dati e dell’Intelligenza Artificiale, dunque, ma anche l’entusiasmo e la dedizione di una donna che guida un progetto ambizioso con determinazione e prospettive illuminate.
Prof.ssa Giordano, partiamo dal suo ruolo di direttrice del Master, quale è stato il suo percorso professionale, tra l’essere professoressa e ricercatrice immersa nel mondo dei dati.
Sono professoressa associata di statistica e lavoro all’Università della Calabria da oltre vent’anni. Qui ho anche conseguito la laurea. Successivamente, dopo un periodo di studio trascorso a Milano, sono tornata per contribuire e restituire quanto avevo appreso. Nel mio caso, rappresento uno dei cervelli che ha scelto di tornare in Calabria, dopo un periodo nel nord d’Italia. Come donna, forse anche per la mia determinazione e tenacia, non ho mai riscontrato discriminazioni né da parte dei colleghi né da parte di altri nel mio settore scientifico. Tutt’altro, sono stata affiancata da colleghi calabresi e di altri atenei, e il dipartimento di Economia, Statistica e Finanza è stato per me un supporto.
Siamo ancora poche a lavorare con le cosiddette STEM, è vero. Anche per questo ho lavorato molto per progettare il percorso formativo del Master in Artificial Intelligence & Data Science, che nasce da un’idea iniziale concentrata sulla Data Science ed è poi cresciuta come frutto della collaborazione tra due dipartimenti: quello di Economia, Statistica e Finanza e quello di Matematica e informatica.
Il Master in Artificial Intelligence & Data Science è una nuova versione arricchita delle tre precedenti edizioni del Master in Data Science. Ci può raccontare da cosa è nata l’esigenza di innovazione e qual è il valore aggiunto di questa prima edizione del Master Ai&DS?
Il nostro Master nasce principalmente dalla collaborazione con le aziende, le stesse aziende che accolgono gli studenti per il periodo di tirocinio previsto dal Master. Grazie a questo confronto costante, ci siamo resi conto che la versione precedente del master in Data Science, attiva per tre anni, rispondeva ad alcune esigenze ma trascurava altre sul versante dell’Intelligenza Artificiale.
Così, un gruppo di esperti dell’Unical, le cui competenze in Intelligenza Artificiale sono riconosciute a livello nazionale e internazionale, ha deciso di unirsi alla nostra squadra per creare un’offerta formativa avanzata. Questa proposta, sostenuta dai dipartimenti di Matematica e Informatica ed Economia, Statistica e Finanza, nasce dalla necessità di rispondere alle richieste reali del mercato. Vogliamo offrire opportunità concrete ai nostri corsisti, formando una figura professionale con un percorso duplice. Durante il percorso formativo, ci saranno momenti dedicati all’approfondimento di tematiche specifiche, a seconda che gli studenti desiderino specializzarsi in Data Science o Intelligenza Artificiale. Queste due figure professionali sono differenti e la preparazione di base è diversa.
Come docente di statistica insegno a studenti sia dei corsi di laurea in statistica che in informatica e mi sono resa conto che il loro approccio al problema e le proposte di soluzioni sono diverse. Ed è importante preservare queste differenze, rispettando l’identità delle discipline, tenendo conto delle trasversalità e delle possibili combinazioni.
I Patti Territoriali: cosa sono e perché sono così importanti per un territorio come quello calabrese?
L’Università della Calabria ha instaurato un autentico patto con il territorio, le aziende e gli enti locali, configurandosi come un motore di cambiamento e innovazione. In questo contesto, i Patti Territoriali assumono un ruolo di straordinaria importanza per favorire lo sviluppo socio-economico della Regione Calabria. Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) si configura come promotore di un’iniziativa essenziale per il Sud Italia, e l’UNICAL ha individuato nei Patti Territoriali un veicolo fondamentale per la collaborazione tra l’Università, le imprese e le istituzioni locali, offrendo opportunità concrete di sinergia e di progresso per il territorio calabrese.
Perché i Data Scientist possono continuare a innovare e a essere figure professionali rilevanti nel futuro?
Il Data Scientist è una figura professionale sempre più richiesta, soprattutto perché ora è possibile accedere facilmente a qualsiasi tipo di dato, che si tratti di parole, like, immagini, testi o numeri. Qualsiasi dato rappresenta una fonte di informazione, e il data scientist è colui che riesce a estrarre informazioni significative dai dati, trasformandole in conoscenza. Questa conoscenza è ovviamente preziosa per qualsiasi azienda, in qualsiasi settore. È proprio su questa base di conoscenza che si prendono le decisioni.
Quello del data scientist è un ruolo strategico che può e deve operare in team specializzati, sia nel campo medico, finanziario, marketing o in qualsiasi altro contesto in cui si possano trarre informazioni e conoscenza dai dati in modo adeguato. Lo statistico è colui che sa analizzare i dati, oltre a raccoglierli, ed è in grado di interpretare i risultati e comunicarli in modo appropriato. Non basta avere molti dati e applicare modelli; è necessario un esperto che comprenda la natura del dato, capisca l’obiettivo dell’analisi e utilizzi gli strumenti più adatti. Prevedo un futuro roseo per i data scientist: potranno scegliere l’ambito di applicazione in cui si sentono più a proprio agio. I dati sono strumenti necessari in ogni settore dove ci sarà la necessità di prendere decisioni in condizioni di incertezza; in questi casi, sarà proprio il data scientist a fornire il supporto necessario per prendere decisioni informate.
Nel Blog di Bill Gates si legge: AI is about to completely change how you use computers”. Lei è d’accordo?
Anche se l’Intelligenza Artificiale non è il mio settore di specializzazione, credo che l’affermazione possa ritenersi veritiera. L’Intelligenza Artificiale, con il suo rapido sviluppo e le sue applicazioni sempre più avanzate, sta effettivamente rivoluzionando il modo in cui interagiamo con i computer. Le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale stanno penetrando in molteplici settori, influenzando la nostra vita quotidiana e trasformando radicalmente le modalità di utilizzo dei computer.
Questa trasformazione non riguarda solo la semplice automazione di compiti, ma introduce nuove modalità di apprendimento automatico, elaborazione del linguaggio naturale, visione artificiale e molte altre applicazioni che cambiano il modo in cui interagiamo con le tecnologie digitali. L’Intelligenza Artificiale sta rendendo i computer più intelligenti, capaci di apprendere da dati e esperienze, e sta aprendo nuove possibilità in settori come la salute, la finanza, l’istruzione e molti altri.
In sintesi, l’Intelligenza Artificiale sta cambiando in modo sostanziale il modo in cui utilizziamo i computer, e questa trasformazione è destinata a crescere e a influenzare sempre più aspetti della nostra vita quotidiana.
L’Intelligenza Artificiale come tutti i cambiamenti epocali, comporta sfide e preoccupazioni, sia tecniche che relative a questioni di privacy e connessioni umane, nonché problemi etici che sono ancora da affrontare. Lei cosa ne pensa?
Sì, è vero, l’etica è estremamente importante e fondamentale in questa fase in cui abbiamo accesso illimitato a qualsiasi fonte di dati. Emerge chiaramente la necessità di tutelare le persone dietro ai dati, poiché vanno rispettate e protette. Come ricercatrice in statistica, il mio lavoro si basa sull’analisi dei dati, ma questo non deve in alcun modo farmi trascurare l’importanza dell’etica.
Questa consapevolezza diventa ancora più evidente nell’utilizzo degli algoritmi, soprattutto quelli che apprendono dai dati. Poiché i dati possono essere a volte distorti, è possibile che i risultati risentano di questa distorsione. Parlo di algoritmi che apprendono da dati rilevati solo sugli uomini o trascurando le minoranze etniche, generando risultati deviati non a causa di errori nell’algoritmo, ma perché quei dati sono estratti da una realtà intrinsecamente discriminante e iniqua.
Gli algoritmi e i modelli devono quindi considerare il rispetto delle diversità. Si sottolinea l’importanza di un’Intelligenza Artificiale explainable (spiegabile, ndr), poiché è cruciale che vi sia una spiegazione dietro ogni risultato. Questo approccio mira a ottenere risultati comprensibili sia per chi fornisce i dati sia per i destinatari dei risultati stessi degli algoritmi. Pensiamo all’ambito medico o finanziario: è fondamentale che un individuo riceva una spiegazione comprensibile nel caso in cui un algoritmo abbia elaborato una diagnosi negativa o valutato di non concedere un mutuo.
Se finora l’Intelligenza Artificiale è stata vista come una sorta di black box in cui inserire dati per ottenere un risultato, oggi si riconosce l’importanza etica di fornire spiegazioni chiare su come operano gli algoritmi e i modelli.
Un excursus nel mondo dei Dati e dell’Intelligenza Artificiale grazie alla professoressa Giordano: strumenti tecnologici, ma anche veicoli di progresso etico e sociale. Entro i prossimi anni cambierà completamente come usiamo la programmazione informatica ed è fondamentale mantenere chiare ed eque le responsabilità di tutti gli attori coinvolti.
Per esplorare ulteriormente questo futuro tecnologico e affrontare queste sfide in modo competente, il Master di II livello in Artificial Intelligence & Data Science dell’UNICAL offre un percorso formativo avanzato e unico nel suo genere.
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