Intervista di Lucia Moretti su F di Cairo Editore
Oggi sul numero di F di Cairo Editore è uscita l’intervista di Lucia Moretti, nella rubrica Real Life a cura di Giovanna Gallo. Ringraziando Giovanna per l’attenzione e lo spazio dedicato, complimentandoci per il lavoro svolto sulle donne del sud.. per dovere di cronaca e salvaguardia di un matrimonio, che è iniziato solo da un anno, pubblichiamo la nostra versione dell’intervista!
LUCIA MORETTI, 32 ANNI, DI RENDE (COSENZA)
E’ PRESIDENTE DI GOODWILL, UN’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
E’ SPOSATA
Di cosa ti occupi?
Progetto e organizzo percorsi formativi per le imprese attraverso i fondi interprofessionali, e corsi e master per giovani neolaureati. Nell’ultimo anno le attività sono state indirizzate verso il mondo delle start up, promuovendo la possibilità di fare impresa anche come risposta alla mancanza di lavoro e alla forte disoccupazione.
Com’è nata l’idea?
Nel 2011 mi sono licenziata e sono diventata una piccola imprenditrice di me stessa.Volevo creare una realtà dove i giovani e gli imprenditori potessero trovare formazione altamente specifica e qualificata valorizzando così le tante risorse e il know how presente sul nostro territorio. Ho coinvolto professionisti di diversi settori: adesso sono i miei soci
Quali difficoltà hai incontrato?
All’inizio difficoltà burocratiche, tutto sembrava inarrivabile, ogni documento ottenuto era una vittoria, ma in seguito ho capito che quella era la parte più semplice: mettere a norma la sede, arredarla, è stato un lavoro fatto con entusiasmo nell’attesa di partire, il dopo invece è ogni giorno più duro. Farti conoscere, farti apprezzare e stimare, inventare ogni giorno qualcosa per poter resistere, queste sono le vere difficoltà che ti mettono alla prova personalmente e professionalmente.
Hai mai pensato di lasciare il Sud?
Si ho vissuto a Valencia, Londra e Milano. Poi sono tornata per provare a lavorare in Calabria per la Calabria.
Progetti futuri?
Aprire un coworking, ovvero uno spazio dove professionisti e start upper possano lavorare dividendo i costi e contaminandosi facendo nascere nuovi progetti di innovazione sociale
QUELLO CHE E’ STATO PUBBLICATO
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