La rivoluzione digitale | Parte II
“La repentina digitalizzazione del contesto sociale e lavorativo in cui viviamo, ha fatto sorgere l’esigenza di un mix sempre più articolato di competenze digitali in grado di supportare le organizzazioni nella gestione del cambiamento.” Inizia così la seconda parte del paper scritto da Valeria Bilotto, dal titolo Le E-skill: digital hard and soft skill e il problema del digital mismatch. Dopo aver toccato nel primo capitolo il tema della digitalizzazione e dell’innovazione, sottolineando come questi fenomeni abbiano influenzato scelte e abitudini, Valeria si concentra sui cambiamenti legati alle nuove competenze richieste dal mercato del lavoro, in linea con le professionalità emergenti.
Valeria delinea un quadro oggettivo delle professioni oggi più ricercate in ambito digital facendo un’analisi accurata delle principali competenze digitali. Nel suo studio-racconto, mette l’accento sulle cause che hanno portato ad un grave skill mismatch: l’educazione, la formazione e il sistema universitario italiani.
In particolare il concetto di skill mismatch è ampiamente approfondito e sviscerato, supportato da dati statistici. Quel che emerge è la necessità di informare i giovani, guidare le loro scelte di studio e indirizzarli verso opportunità reali. Opportunità finora mancate, visto che in Italia sono 350 mila i posti vacanti a causa dello skill mismatch.
Bisogna, trarre vantaggio dal digitale, seguendo una formazione adeguata all’ecosistema in cui ormai viviamo e in cui le aziende si muovono, un ecosistema tutto digitale!
Il secondo capitolo del white paper ”Inseguire il cambiamento: tra digitalizzazione, innovazione e rinnovazione”, lo trovate qui, buona lettura!
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