La rivoluzione digitale | Parte IV
Eccoci al quarto e ultimo capitolo del white paper ”Inseguire il cambiamento: tra digitalizzazione, innovazione e rinnovazione”. Per concludere il suo approfondimento sulle dinamiche che regolano oggi il mondo del lavoro, tra cambiamenti digitali e nuove competenze e professioni, Valeria Bilotto affronta un tema delicato, al quale siamo molto sensibili: la discriminazione di genere nell’era digitale. Perché in un mondo, digitale appunto, che abitua a pensare oltre gli schemi, le donne fanno comunque fatica ad affermarsi? Quali sono le cause della gender diversity? Quali le possibili soluzioni per dare al gentil sesso l’opportunità di competere nell’attuale scenario professionale?
È vitale – scrive Valeria- ripensare all’organizzazione del mondo del lavoro, abbandonando l’idea del lavoro in ufficio e approdando a soluzioni di smart working e a strumenti che permettano di abbattere le barriere da sempre esistite tra uomini e donne.
Come già accaduto in passato, nella storia italiana, il problema della gender diversity assume caratteri più marcati e allarmanti nelle regioni del Sud. In Calabria, in particolare, il tasso di occupazione maschile nel secondo trimestre del 2018, secondo i dati ISTAT, era pari al 53.7%, mentre quello femminile si fermava al 30.7%. Al Nord questi valori erano rispettivamente pari al 75% e al 60% e al Centro pari al 71% e al 56% 47. I dati testimoniano cosa succede nel nostro Paese quando si parla di occupabilità: man mano che si percorre lo stivale, scendendo dal Duomo di Milano al lungomare di Reggio Calabria, le opportunità di lavoro si riducono; e si riducono specialmente per le donne.
Oltre ad analizzare cosa accade a livello nazionale, Valeria Bilotto entra nello specifico della situazione regionale. Nonostante alcuni dati siano preoccupanti, rimarrete sorpresi nello scoprire cosa sta accadendo in Calabria. Senza anticiparvi altro vi lasciamo alle pagine della quarta parte del paper, intitolata “Gender Diversity: Donne, uomini e discriminazioni nell’era del digitale”. La trovate qui, buona lettura
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