L’evoluzione di se stessi: Andrea Giuliodori e il suo percorso di crescita personale
Ai salti nel buio preferisce i salti nella luce. Sono cinquecento giorni di seguito che, ogni giorno, fa la doccia fredda la mattina (e ne è orgoglioso). Vive a Londra, è ingegnere nell’anima prima che sulla carta e dieci anni fa ha dato vita a Efficacemente, il punto di riferimento italiano per la crescita personale.
Sembra il tratteggio di un personaggio che sai già come verrà fuori: ben impostato, poco creativo e pure un po’ noioso. Invece no, Andrea Giuliodori potremmo definirlo un sognatore iper concreto, che del sognatore possiede gli aspetti più belli, perché poi, lui, i sogni li realizza davvero. Con prudenza e sempre tenendo bene presente la domanda delle domande: Cosa ti fa stare bene?
Da mille a milioni di euro: il blog e l’azienda di formazione
Quando Andrea lo ha chiesto a se stesso la prima volta era giovanissimo e con una carriera già ben avviata: “Avevo tanto desiderato diventare un manager, ma mi sono reso conto che volevo avere un impatto maggiore. Volevo che il mio impegno e le mie energie di 29enne, fossero indirizzati ad aiutare le persone e a risolvere questioni complesse, invece mi ritrovavo spesso a creare slide e modelli su Excel che finivano dimenticati nel cassetto di qualche amministratore delegato di grandi multinazionali. E poi volevo creare qualcosa di mio”.
Così, dando spazio e voce alla sua profonda passione per la crescita personale, Andrea ha iniziato a dedicare tempo a quello che nel mondo anglosassone chiamano side hustle, un secondo lavoro. “Io stesso lavoravo (come manager) parecchie ore al giorno mentre mi dedicavo al mio orto digitale, ciò significava alzarmi all’alba”. Spesso investiva anche i fine settimana, immaginando che con il suo blog avrebbe potuto arrotondare guadagnando intorno ai 1000 euro. Invece, è diventato un’azienda di formazione che, tramite i social media e il digitale, diffonde messaggi importanti di evoluzione personale, con un impatto su centinaia e migliaia di persone ogni anno. E, oggi, ha ricavi annuali di milioni di euro.
Le strade sconosciute si scoprono solo percorrendole
La possibilità di migliorare se stessi per diventare chi si vuol essere nella vita e raggiungere i propri obiettivi. Questa è l’idea di cui si è innamorato (sì, proprio innamorato!) Andrea quando ha scoperto la crescita personale già a 18 anni, grazie a un libro di Dale Carnegie, Come Trattare gli Altri e Farseli Amici, ricevuto in regalo al termine di uno stage.
E se qualcuno non sa chi vuol essere? “Mi affascina molto una teoria sulla ricerca del proprio cammino nella vita”, sorride Andrea e racconta che Il nostro io futuro ci chiama nel presente in modi sottili. Ogni volta che facciamo qualcosa, come leggere un articolo, guardare un video su YouTube o seguire un persona anziché un’altra, il nostro io futuro ci guida lungo il nostro cammino. Dobbiamo prestare attenzione a ciò che ci piace, ci coinvolge e a ciò che ci interessa di meno. È un percorso verso l’eccellenza interiore e spesso, richiede di andare oltre sentieri conosciuti o già tracciati da altri.
Ed eccolo qui l’appello di Andrea Giuliodori alle ragazze e ai ragazzi: “Ascoltatevi, pensate a quelle attività che vi rapiscono, che sembrano strane agli occhi degli amici e dei genitori, ma che vi appassionano in modo incondizionato, senza una ragione particolare. Queste attività sono gli indizi che il vostro io futuro vi sta lasciando per mostrarvi la via. Se in questo momento nulla vi suscita curiosità, forse è il momento di sporcarvi un po’ le mani, di esplorare, di avventurarvi e scoprire cose nuove, invece di vivere una vita costantemente distratta, vissuta attraverso lo schermo dello smartphone o le avventure degli altri”.
Cambiare vita: non servono salti nel buio né scuse
Andrea afferma di essere una persona molto prudente e di non essere d’accordo con chi sostiene la necessità di fare un salto nel buio per avviare un’attività propria o cambiare vita. Ancora di più oggi – dice Andrea – grazie ai mezzi digitali possiamo testare immediatamente se una nostra idea funziona oppure no. Molte persone, anche con un lavoro stabile, hanno cominciato a condividere la loro passione sui social o a fare video divertenti su TikTok o Instagram, diventando poi creator.
Non che questa sia l’unica strada o l’unica alternativa, il solo consiglio di Andrea è di non cadere nella trappola delle scuse come la mancanza di tempo”.
Iniziare quindi e sperimentare il prima possibile. Certo, potrebbe richiedere sacrifici, meno distrazioni e meno riposo, ma secondo l’esperienza di Andrea, è possibile portare avanti due progetti contemporaneamente e quando si riceve una risposta positiva dal pubblico o il mercato conferma l’utilità della propria passione, allora si può fare il grande passo. “Ma non è un salto nel buio, è un salto verso una vita diversa, basato su fondamenta solide”.
Qui l’intervista completa di Andrea Giuliodori per scoprire tutto quello che ci ha raccontanto:
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