Life Skill vs Soft Skill, che differenza c’è?
Cosa sono le life skill e le soft skill? Le assumiamo la mattina con il caffè? Sono uguali per tutte e tutti oppure ognuno ha le sue? Vengono distribuite in maniera differenziata nel corso della vita?
Quelle abilità di cui si parla e scrive tantissimo (perciò anche noi, o no?) ma che, nella confusione generale, queste skill e qualcosa sembra si scambino di posto alla velocità di una staffetta olimpionica.
Vi vediamo, lì perplessi e un po’ annoiati. E cercheremo di guidarvi sulla via della sagge… ops, volevamo dire chiarezza.
Certo, se partiamo dalla traduzione letterale: abilità di vita e abilità morbide, la faccenda si complica, anche perché si sa: la traduzione non si fa quasi mai letterale. Allora proviamo con il caro vecchio google, ma troviamo innumerevoli spiegazioni ed elenchi dettagliati, in cui perdersi e forse anche confondersi.
Le Life Skills sono definite come le competenze in grado di stimolare comportamenti positivi e di adattamento che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni. E sono raggruppate in tre macroaree: quella emotiva, la cognitiva e quella relazionale.
E le soft skill? Quelle farebbero riferimento alle competenze trasversali utili a lavoro, come la capacità di risolvere problemi, la capacità di comunicare e quella di gestire lo stress.
E qui le strade iniziano a inerpicarsi e si incastrano del tutto. Sembra anche a voi?
Così, capiamo insieme di cosa si tratta, quali sono le differenze o, meglio, se queste differenze esistono. Venite con noi.
Soft Skill: come conquistare il mondo professionale con il carisma
Le Soft Skill, secondo la leggenda, sono abilità miracolose in grado di condurre qualsiasi persona al livello pro pro pro, delle relazioni lavorative o della pacata risolutezza quando si presenta un problema. Ma a dire il vero, noi di Goodwill promuoviamo una cultura del lavoro capace di prendersi cura delle persone, non considerate più come risorse alla stregua di quelle economiche e strumentali come facevano i manuali di gestione aziendale degli anni 80. La persona entra in una organizzazione con tutta se stessa. E come persona, puoi lasciare quello che sei a casa? Saremmo robot se così fosse, non credete?
La mattina ci laviamo il viso, scegliamo gli abiti da indossare, quali pezzetti di noi portare in ufficio o quale abilità far prevalere con le colleghe e i colleghi. Pensate sia possibile? Noi no, perché non siamo fatti a compartimenti stagni, tutt’altro.
Ecco perché siamo convinte che life e soft skill non possano essere separate da una rigida suddivisione fatta a tavolino.
Dopotutto, siamo umani o cyborg senza cuore che lasciano le emozioni a casa quando varcano la soglia dell’ufficio?
Le strane abilità che servono al lavoro, ma non nella vita. E viceversa
Invece di addentrarci nel misterioso mondo delle differenze (se ci sono) tra le Life Skill e le Soft Skill, prendiamoci un momento per riflettere sul fatto che, seppur esistano sottilissime distinzioni tecniche, sembra che nessuno si preoccupi veramente di chiarire come sia possibile essere persone brillanti in ufficio, con spiccato senso di risoluzione dei problemi, in grado di ammaliare con la nostra eccellente capacità comunicativa e, manco a dirlo, di rimanere calme e calmi in situazioni critiche, tanto da fare invidia all’insegnante di Karate Kid, e al suo metti la cera e togli la cera. Ecco, com’è possibile, dicevamo, essere una persona così e NON fare appello alle 10 abilità per la vita, quelle di cui sopra, delle tre macroaree?
Le Life Skill affinano la resistenza mentale durante le cene delle feste natalizie, ci allenano a dialogare con parenti imprevedibili, glissare a domande imbarazzanti e sopravvivere a ciò che ci accade su cui non abbiamo alcun controllo. Ci insegnano a mostrare tranquillità mentre un’offesa ci attraversa come un treno merci, roba da far invidia a un monaco buddista e una fata turchina messi insieme.
Insomma, è il manuale di sopravvivenza di ogni essere umano. E questo non combacia forse con tutto quello che viviamo anche al lavoro?
Life Skill vs Soft Skill: Il grande confronto
Ora, la domanda che tutti ci poniamo è: possiamo davvero separare le nostre abilità relazionali dalla nostra vita lavorativa? C’è un confine davvero così netto tra sopravvivere a una riunione di condominio, convincere nostra cugina a regalarci il suo maglione preferito e persuadere qualcuno a darci quel tanto agognato aumento?
La verità è che la vita e il lavoro sono come due vecchi amici che si incontrano al bar: si scambiano storie, ridono insieme e alla fine si accorgono che sono inseparabili. Le Life Skill e le Soft Skill possono anche avere nomi diversi, ma vi sveliamo un segreto: sono sempre con noi, come una sorta di kit di adattamento sociale.
Immaginiamo tre professioni tecnicamente molto distanti tra loro: una Data Scientist, un’insegnante e un pallavolista. Facilissimo intuire quanto le competenze tecniche specifiche di ognuna di queste figure siano diverse. Ma cos’hanno in comune tutte e tre? Pensateci bene… Non sarà forse, ehm… le persone? E come persone non portano loro stesse al lavoro?
Se l’insegnante è una persona ironica e propensa al dialogo, è altamente probabile che le studentesse e gli studenti, in aula con lei, si divertano e si sentano a proprio agio nel condividere pensieri e, perché no, anche emozioni.
E se il pallavolista nella sua vita privata ha un’attitudine pigra, la porterà anche in campo. Grazie all’allenamento costante potrà smussare questo aspetto, ma va da sé che anche nel suo quotidiano personale la pigrizia diventerà pian piano sempre meno presente.
La vera abilità sta nel creare un dress code dell’anima che rifletta chi siamo veramente, senza lasciarsi imprigionare da stereotipi.
Care lettrici e cari lettori, alla fine di questo breve e intenso viaggio è forse giunto il momento di abbandonare l’idea che le life skill e le soft skill siano etichette statiche da applicare a noi come adesivi su una valigia. Siamo creature dinamiche e complesse, con un mix unico di abilità che si mescolano e si adattano ogni giorno. Quindi, la prossima volta che vi chiederanno se avete un’abilità di vita o una morbida, rispondete con un sorriso e dite: “Le mie skill non si dividono, si fondono in un irresistibile mix di caffé, emozioni, e abilità di pensiero critico!”
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