Virtual communication: cosa saper fare e cosa evitare
La trasformazione digitale, lo sappiamo, ogni giorno ci mette difronte a nuove sfide, a nuovi modi di vivere il nostro lavoro e a nuove abilità da sviluppare o allenare. Se a questa evoluzione continua, ci aggiungiamo anche l’imprevedibilità di eventi come il COVID, allora potrebbe diventare tutto più difficile a meno di una profonda riflessione e conseguente strategia che punti sulle competenze che possano permetterci di trasformare queste sfide in opportunità.
Inevitabilmente, è necessario parlare di digital soft skill e in particolare oggi ci siamo fermate a ragionare sulla Virtual Communication.
Che cos’è?
La capacità di saper comunicare efficacemente e di saper gestire la propria identità digitale. Significa saper utilizzare i diversi canali digitali riconoscendone peculiarità e differenze, essere quindi in grado, negli ambienti di lavoro virtuali e non, di comprendere chi ho difronte o dietro uno schermo e utilizzare lo stile comunicativo più adatto!
Cosa significa saper comunicare?
L’efficacia della comunicazione virtuale non dipende dalla tecnologia in sé, ma dal modo in cui la si utilizza: bisogna, quindi, saper riconoscere diversi stili di comunicazione e differenti linguaggi a seconda del tipo di canale che si sceglie, non solo se ci stiamo rivolgendo ad utenti esterni ma, prima di tutto, all’interno del nostro team. Soprattutto quando manca l’interazione in presenza tra i vari membri di un gruppo, diventa ancora più indispensabile comunicare efficacemente; poiché non poter vedere i volti e le reazioni degli interlocutori lascia troppo spazio all’interpretazione ed il rischio di fraintendere o di essere fraintesi è sempre “dietro lo schermo”. Più del 93% della comunicazione infatti passa normalmente dal linguaggio non verbale (55%) e paraverbale (38%), ed è per questo che un buon comunicatore in presenza non è scontatamente un buon comunicatore in team virtuali. Qui entrano in campo altre competenze.
Innanzitutto, è importante capire che tipo di informazione vogliamo trasmettere, quindi, ad esempio, se dobbiamo solo fornire informazioni e dati o condividere idee veloci, costanti aggiornamenti di stati di avanzamento dei lavori o ancor diverso preventivi o proposte di collaborazione. Bisogna inoltre capire chi è il nostro interlocutore: clienti, colleghi, consulenti e di conseguenza saper scegliere il canale giusto per ottimizzare il tempo e far arrivare in modo corretto il messaggio. Sapersi districare tra i diversi strumenti e canali digitali diventa, inoltre, sempre più complesso per attività difficili che richiamano altre competenze come la gestione di imprevisti e criticità e la capacità di problem solving, dove il tempo diventa essenziale e il brainstorming veloce di idee uno strumento risolutivo importante.
Dobbiamo dunque prestare la massima attenzione, sia se siamo noi a comunicare, sia se siamo noi a ricevere il messaggio, rendendo le nostre intenzioni il più chiare possibile Questo vale non solo a lavoro, ma anche nella vita personale. Pensiamo a quante volte un messaggio WhatsApp è stato frainteso perché il tono non è stato capito!
Riassumendo è necessario saper:
- Utilizzare stili comunicativi diversi per differenti canali digitali
- riconoscere i rischi della comunicazione online
- selezionare i mezzi più appropriati
- collaborare attraverso il digitale
Gli errori da evitare nella virtual communication
La comunicazione virtuale ha degli alleati ma anche dei nemici che si trasformano in errori spesso fatali raggiungimento degli obiettivi e anche nella nostra credibilità digitale.
Ecco 5 errori da evitare:
- Creare account professionali sui social e lasciarli abbandonati a se stessi!
- Utilizzare WhatsApp come strumenti per assegnazioni di task al proprio team
- Utilizzare all’interno di un team diversi canali senza stabilire regole precise e condivise (Trello, Slack, Mail e WhatsApp)
- Non immedesimarsi nell’interlocutore (collega, capo, amici etc.)
- Fare errori di forma come mail senza oggetto, dare del lei sui social, utilizzare caratteri e emoji non sempre appropriate
Virtual o no la comunicazione non è cosa semplice… ecco che diventa vitale allenarsi, coltivare o sviluppare questa digital soft skill, che rappresenta la chiave per entrare in connessione consapevolmente e dare il proprio contributo nel percorso di crescita professionale e personale!
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